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Il credito di imposta attirerà investimenti nel Mezzogiorno con la zona unica speciale varata dal ministro del Sud Raffaele Fitto? E’ presto per dirlo. Attendiamo di vedere cosa accadrà, in termini di numeri e di proposte per sapere se la Basilicata che, decisamente, ha carenze infrastrutturali oggettive, mai risolte dai governi dell’ex centrosinistra e di centro destra, oggi allargato ai centristi di Azione e di Italia Viva. Il nodo è qui, ribadito da associazioni di categoria e sindacali, ed è rimasto intatto anche dopo il varo delle misure ‘’pro Zes’’ del ministro dell’economia e delle finanze Raffaele Giorgetti. La domanda è la stessa, credito di imposta a parte, ma perché un investitore deve scegliere la Basilicata per fare reddito e occupazione quando in Puglia o in Campania ci sono condizioni logistiche competitive. In Basilicata, dove il fattore criminalità è contenuto, si dovrebbe avere energia a buon mercato. Ma per il resto, infrastrutture e trasporti, per esempio, c’è da pensarci due volte… Per farla breve su questo versante è buio fitto. E allora l’ampia e dettagliata nota dell’Associazione ZES Jonica Taranto-Basilicata, girata dall’avvocato Pierluigi Diso, che ha continuato a lavorare tra il comprensorio della Città dei Due Mari e il retroporto di Taranto dove si attendono progetti concreti, a cominciare dalla Valbasento, la dice tutta su aspettative, potenzialità e interrogativi su una opportunità che dalle nostre parti è ai nastri di partenza con il freno a mano tirato. Un anticipo, piaccia o no, delle preoccupazione legate alla riforma di autonomia differenziata, sulla quali i rappresentanti al governo e in parlamentar di questa terra e del Sud continuano a ripetere che si tratta di una opportunità e che, comunque, ‘’vigileranno’’. Basilicata e Sud a credito,anche di imposta..
SI PARTE DAL 12 GIUGNO 2024

Il decreto firmato dal Ministro Giorgetti rappresenta una tappa cruciale per il rilancio economico del Mezzogiorno. Si spera che il credito d’imposta possa attirare nuovi investimenti, sia italiani che esteri, favorendo uno sviluppo economico sostenibile e duraturo per sostenere la crescita del Sud Italia. Si tratta di un’opportunità significativa per le imprese che potranno beneficiare di un sostegno finanziario rilevante per rafforzare le attività e competere su scala nazionale e internazionale. Le imprese interessate sono invitate a prepararsi per presentare le loro domande a partire dal 12 giugno 2024, sfruttando al massimo l’opportunità della Zona Economica Speciale, che beneficerà di speciali condizioni in termini economici, finanziari e amministrativi, in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa. Dal 1°gennaio 2024 è stata istituita la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno che comprende tutti i comuni dei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, per garantire il rilancio unitario delle attività produttive del territorio delle regioni interessate. Nell’ambito del Piano Strategico triennale della Zes unica è stato istituito lo Sportello Unico Digitale ZES – S.U.D. ZES presso la Struttura di missione a cui presentare le istanze di autorizzazione unica secondo il procedimento speciale, semplificato, rivolto ai progetti imprenditoriali relativi a nuovi investimenti o riguardanti lo sviluppo d’impresa che siano localizzati nelle otto Regioni del Mezzogiorno. All’investimento industriale, produttivo o logistico, seguirà il regime semplificato dell’autorizzazione unica, fino all’approvazione del Piano strategico della ZES unica. Potranno così accedervi i progetti di investimento coerenti con il Piano di sviluppo strategico della ZES già adottato con riguardo a detta area; i progetti d’investimento diretti a conseguire la realizzazione di nuovo stabilimento; l’ampliamento di uno stabilimento esistente o della relativa capacità produttiva; la riconversione ovvero diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente. Per i progetti di investimento che non hanno le caratteristiche sopra descritte, restano ferme le competenze e le funzioni del SUAP comunale del territorio di riferimento.

Lo sportello S.U.D. Zes, inoltre, non consentirà la presentazione di progetti che prevedono la richiesta esclusiva della SCIA e delle istanze relative a progetti di iniziativa pubblica di competenza dell’Autorità di sistema portuale. Resteranno di interesse dello sportello S.U.D. ZES le istanze, di competenza delle Autorità di sistema portuale relative a progetti di iniziativa privata. Non sono soggetti all’autorizzazione unica i progetti soggetti a SCIA, SCIA unica e SCIA condizionata e quelli per i quali non è previsto il rilascio di titolo abilitativo; quelli relativi ad impianti e infrastrutture energetiche; quelli riguardanti opere e altre attività ricadenti nella competenza territoriale degli aeroporti; gli investimenti di rilevanza strategica. Tutti i soggetti interessati ad avviare una nuova attività soggetta all’Autorizzazione unica possono presentare il proprio progetto al Front Office dello Sportello Unico Digitale per la ZES Unica che mette a disposizione anche il modulo di “Comunicazione preventiva” per un primo esame dell’iniziativa che si intende presentare quale primo punto di contatto verso la Struttura di Missione (e-Mail: strutturadimissioneZES@governo.it; PEC: strutturadimissioneZES@PEC.governo.it). Le imprese interessate al credito d’imposta potranno presentare le loro domande dal 12 giugno al 12 luglio 2024. In tal modo le imprese che operano nel Mezzogiorno d’Italia possono beneficiare del credito d’imposta per investimenti relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, in beni strumentali nuovi quali macchinari, impianti e attrezzature varie destinate a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantante nel territorio, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Nello specifico, le imprese che investiranno in beni strumentali nuovi nelle ZES potranno beneficiare di un credito d’imposta fino al 60% per le piccole imprese, fino al 50% per le medie imprese e fino al 40% per le grandi imprese. Sarà necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che si prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024. Il Decreto Sud ha stanziato 1,8 miliardi di euro, disponibili per le imprese che investiranno tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024. Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile, possono accedere al credito d’imposta, purché siano operative o si insedino nelle aree della ZES unica e vi mantengano l’attività per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento agevolato. La percentuale per la Basilicata è: 50% piccole imprese, 40% medie imprese, 30% grandi imprese. Il credito d’imposta non è cumulabile con quello del programma Transizione 5.0, ma solo con gli incentivi che non siano aiuti di Stato o aiuti de minimis. È possibile il cumulo con i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali ed immateriali 4.0 a condizione di non superare i costi effettivi sostenuti.

Associazione ZES Jonica Taranto-Basilicata

 

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