L’appuntamento è per il nove febbraio alle 9,30. E’ ufficiale. Sarà quello il giorno che inizierà l’asta per lo storico grattacielo Pennacchi di Latina. Oltre 200 tra appartamenti ma anche locali per ufficio e negozi saranno messi in vendita. E’ questo l’ultimo risvolto di una vicenda che affonda le radici a quasi cinque anni fa e che è finita in Tribunale davanti alla prima sezione civile, nell’ambito della procedura immobiliare promossa dall’istituto di credito Dobank spa nei confronti della società proprietaria del complesso immobiliare.
L’ordinanza di delega del giudice del Tribunale di Latina Giuliano Agozzino è dello scorso luglio. Gli interessati all’acquisto potranno presentare offerte solo ed esclusivamente in via telematica o tramite avvocato. La gara avrà una durata di 48 ore e la deliberazione sarà effettuata dal professionista il giorno successivo alla scadenza del termine.
In tutto sono 265 i lotti messi in vendita come riportato nell’avviso. Tra gli appartamenti i prezzi oscillano da una base di 195.780 euro per un immobile che si trova al terzo piano con una offerta minima di 146.835 euro e un rialzo di 3916 euro che si affaccia in corso Matteotti, ad un altro appartamento ad esempio molto più piccolo come metri quadrati che parte da un prezzo base di 78mila euro. Alcune abitazioni sono libere altre invece sono occupate con contratto di locazione ad uso abitativo non opponibile alla procedura. Oltre che appartamenti all’asta, ci sono anche lotti ad uso ufficio e alcuni locali ad uso commerciale che si affacciano nella galleria che sono liberi. Della procedura fanno parte anche i depositi al piano interrato del grattacielo e l’autorimessa.
Un anno e mezzo fa, nella primavera del 2019, aveva iniziato a circolare la voce che il rischio concreto per il Pennacchi fosse quello di finire all’asta riguardo alla procedura esecutiva numero 136 del 2016 e alla fine i sospetti di quelle indiscrezioni si sono rivelati fondati.
Alla base del destino del complesso immobiliare c’è una esposizione di debiti imponente che ha portato la banca a puntare sull’esecuzione immobiliare.
Nella relazione definitiva della perizia di oltre cento pagine, consegnata lo scorso marzo da due architetti e un ingegnere e che riguarda una analisi completa del grattacielo, oltre ad essere ricostruita la storia sotto tutti i profili dell’edificio, viene presa in considerazione la normativa urbanistica, la cronistoria e i dati catastali, le caratteristiche del palazzo e infine la stima per gli appartamenti e i negozi. Insomma tutto.
Tra poco più di un mese il primo step. Inutile negare che vedere all’asta il Pennacchi fa molto effetto.
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