Arriva un nuovo condono edilizio per quanto riguarda l’anno corrente. Sono diversi i costi per sanare gli abusi: quando potrai intervenire.
Ormai tutti sanno che un condono edilizio è un provvedimento normativo straordinario emesso dal governo o dalle autorità locali che consente la regolarizzazione di opere edilizie realizzate in violazione delle normative urbanistiche e edilizie vigenti. Queste opere, comunemente definite “abusi edilizi”, possono includere la costruzione di nuovi edifici, l’ampliamento di quelli esistenti, o modifiche non autorizzate alla struttura degli edifici.
Il suo obiettivo principale di un condono edilizio è quello di sanare situazioni di illegalità presenti nel territorio, consentendo ai proprietari di immobili di regolarizzare la propria situazione e ottenere la cosiddetta “sanatoria edilizia”, che rende legale ciò che precedentemente era illegale. I condoni edilizi possono variare notevolmente nei dettagli a seconda del contesto normativo e delle disposizioni specifiche stabilite dalle autorità competenti. Adesso quindi è possibile scoprire cosa succede con il nuovo decreto.
Nuovo condono edilizio, arriva il “Decreto Salva casa”: come funziona
Il nuovo decreto, noto come “Decreto Salva casa”, recentemente approvato dal Ministro Salvini, mira a risolvere le problematiche legate agli immobili affetti da difformità minori, che spesso ostacolano la loro commercializzazione e l’accesso a finanziamenti. Questo provvedimento si concentra principalmente su difformità formali, edilizie e parziali che hanno carattere lieve e sono state realizzate senza specifica autorizzazione, spesso per incertezze interpretative della normativa vigente.
Le nuove disposizioni del decreto introducono modifiche alla disciplina delle “tolleranze costruttive”, applicabili solo agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. In particolare, vengono ridefiniti i limiti di tolleranza per le dimensioni delle unità immobiliari, con sanzioni proporzionali all’aumento di valore dell’immobile dovuto alle modifiche non autorizzate. Le sanzioni per sanare le difformità edilizie vanno da un minimo di mille euro fino a un massimo di 30.984 euro e una parte di esse (1/3) potrà essere destinata a progetti di recupero e rigenerazione urbana.
È importante sottolineare che le sanzioni coprono solo le irregolarità parziali, mentre le costruzioni realizzate completamente in violazione delle normative non sono sanabili. Il decreto semplifica le procedure esistenti introducendo il regime del silenzio-assenso, che favorisce una maggiore semplificazione e snellezza burocratica. Quindi il nuovo Decreto Salva casa si propone di favorire la regolarizzazione di difformità minori negli immobili. L’obiettivo è quello di semplificare le procedure e riducendo le sanzioni con l’unico obiettivo che è quello di promuovere la commercializzazione degli immobili e facilitare l’accesso ai finanziamenti.
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