Con la possibilità di sanare piccole difformità e di
superare così alcune norme evidentemente superate, i nuovi provvedimenti in
materia di semplificazione edilizia e urbanistica introdotti dal decreto
legge Salva casa rappresentano un primo passo in direzione di una riforma
organica del sistema edilizio, che la CNA di Ascoli Piceno invoca da
tempo.
Sulla scia della considerazioni espresse da CNA a livello
nazionale, l’associazione territoriale di Ascoli accoglie con favore un decreto
ben lontano dai canoni del condono edilizio e dalle conseguenti problematiche
legate alla sanatoria indiscriminata di abusi, incentrato su una gestione
più ordinata e trasparente delle lievi irregolarità edilizie.
Dal punto di vista dell’associazione, il dl Salva Casa
rappresenta un’azione mirata a semplificare e chiarire le procedure
amministrative relative alla legittimazione degli immobili, eliminando le
ambiguità giuridiche che spesso ostacolano le compravendite e le
ristrutturazioni.
Sarà fondamentale, tuttavia, monitorare attentamente
l’attuazione delle misure per garantire che producano gli effetti desiderati
nel rilancio del mercato immobiliare e nella valorizzazione del patrimonio
edilizio, affiancando il nuovo decreto a un Codice unico dell’edilizia,
in grado di offrire una soluzione sostenibile e a lungo termine.
Il provvedimento, inoltre, non riuscirà a raggiungere gli
obiettivi senza un contestuale riordino del sistema dei bonus per
sostenere gli interventi di ristrutturazione, di fondamentale importanza per
garantire stabilità al tessuto economico locale. In ballo, infatti, oltre alle
necessità di famiglie e cittadini, c’è il destino di un intero comparto, quello
delle costruzioni, che da tempo invoca un significativo intervento normativo.
Nel Piceno, al 31 maggio 2024, sono 2.502 le imprese attive nel settore, 264 in
meno rispetto alle 2.766 di un anno fa (-9,5%), e costituiscono il 13,3%
dell’intero tessuto imprenditoriale della provincia.
«Il decreto Salva casa garantisce un buon equilibrio
tra semplificazione amministrativa e rispetto delle normative esistenti
– commentano Francesco Balloni e Arianna Trillini, direttore e
presidente della CNA di Ascoli Piceno – Si tratta di una misura importante verso
una gestione più efficiente e corretta del patrimonio immobiliare, che
garantirà benefici significative anche alle imprese coinvolte. A questo proposito, sarà fondamentale garantire stabilità
nell’ambito di una rimodulazione del sistema degli incentivi che appare ormai
inderogabile. Si tratta di una necessità che come associazione esprimiamo da
tempo e che, se abbinata a una ricostruzione che sfrutti al meglio i fondi
messi a disposizione dal programma NextAppennino, consentirebbe a imprese e
famiglie di tornare a insediarsi con continuità, creare valore e rilanciare le
aree colpite dal sisma».
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