Una serie di proposte che hanno l’obiettivo di migliorare il testo del Decreto Salva Casa, sul quale il giudizio è complessivamente positivo. È questo lo spirito delle modifiche illustrate oggi alla Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera durante l’audizione di Davide Albertini Petroni, presidente di Confindustria Assoimmobiliare. “La norma è un primo passo importante, ma non dobbiamo perdere l’occasione per migliorare il testo su alcuni punti durante il passaggio parlamentare. Ci sono temi come la duplice conformità, la decorrenza del termine di impugnazione dei titoli edilizi o l’indifferenza funzionale che possono essere modificati, con beneficio per tutti i soggetti coinvolti” sostiene Davide Albertini Petroni. “Una prima proposta di emendamenti riguarda gli interventi edilizi realizzati con difformità essenziali delle opere rispetto al titolo o mancanza dello stesso titolo, ma comunque conformi alla disciplina urbanistica vigente fino al momento del decreto, in pratica fino ad oggi. In nessun caso, ovviamente, la regolarizzazione proposta interferisce con le responsabilità – anche penali – dei soggetti che hanno a loro tempo realizzato gli interventi edilizi con difformità essenziali”, sottolinea.
“Poi è urgente garantire stabilità ai titoli edilizi, stabilendo per legge un termine di impugnabilità di 60 giorni a partire da un momento certo e stabile, cioè l’apposizione del ‘cartello di cantiere’. Una modifica minima, ma molto significativa, perché va risolvere le incertezze degli operatori, delle proprietà e delle pubbliche amministrazioni, che sono coinvolte nell’esecuzione del titolo edilizio l’indifferenza funzionale”. “Infine – prosegue Petroni – una modifica sulla questione dell’indifferenza funzionale: noi proponiamo di agevolare i cambi destinazione d’uso, soprattutto all’interno delle aree urbane, prevedendo in particolare il principio dell’indifferenza funzionale tra destinazioni d’uso omogenee, così come individuate dalla legge statale o regionale”. “Un provvedimento come il Dl salva-casa, con le modifiche che proponiamo – ha concluso il presidente di Confindustria Assoimmobiliare – può riavviare il mercato e può agevolare quella strategia rigenerativa degli spazi e degli usi nelle nostre città”. (AGI)
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