Dal 20 marzo il voto degli emendamenti in Commissione per poi approdare in Aula il 27
(Rinnovabili.it) – Sarebbero 311 gli emendamenti presentati in Commissione Finanze alla Camera sul Dl n.11 del 16 febbraio 2023 che ha sancito il blocco alle cessioni dei crediti, secondo quanto riportato questa mattina dal Sole24Ore. Tra le modifiche presentate spunta anche una proroga per il Superbonus 110 villette, che sposterebbe di tre mesi la scadenza della detrazione per le unifamiliari e le unità indipendenti. DL Aiuti quater e Legge di Bilancio 2023 avevano rivisto l’aliquota del Superbonus portandola al 90%, prevedendo però una proroga al 110 per cento per i lavori nelle unifamiliari che avessero completato almeno il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre. L’emendamento al vaglio della Camera consentirebbe di posticipare al 30 giugno la data entro la quale detrarre le spese con aliquota massima. L’esigenza è dettata dalla lentezza dei cantieri afflitti dai rincari dei materiali ed energetici e dalla carenza di manodopera, oltre che dal problema della mancanza di liquidità delle imprese stesse.
Ma il Dl 11/2023 sembra raccogliere tutte le mozioni lasciate indietro dal Milleproroghe, attirando a sé emendamenti su più fronti.
Deroghe alla cessione dei crediti
Il primo e più importante dei temi che va di pari passo con la proroga del Superbonus 110 per villette, è la possibile deroga al blocco delle cessioni per le spese sostenute nel 2022.
Il Decreto Legge n.11/2023 ha stoppato i meccanismi alternativi alla cessione diretta, per tutti i lavori iniziati dopo il 17 febbraio 2023 (entrata in vigore del Decreto). Ieri mattina si è svolto un incontro tra il relatore del Dl Andrea de Bertoldi (FdI) ed i rappresentatni del Governo, alla presenza del Viceministro all’Economia Leo. Secondo quanto già anticipato nei giorni scorsi dal Sole24Ore, le modifiche messe in campo prevederebbero di salvare tutte le spese sostenute nel 2022, ma per le quali ancora non è stato sottoscritto un contratto di cessione. La soluzione consentirebbe, entro il 31 marzo, di procedere con la cessione anche prima della conclusione dell’accordo, a patto che risulti avviata l’istruttoria con l’intermediario. I tempi sono però strettissimi, perchè la votazione dell’emendamento è prevista tra il 20 e il 24 marzo, dopodichè si potrebbe dare il via all’aggiornamento delle procedure del Fisco, al quale resterebbero davvero poche ore per garantire a tutti di mettere al sicuro i crediti del 2022.
Salvo sconto in fattura per Caldaie, infissi ed edilizia libera
Altro tema caldo lamentato con giusta causa nei giorni scorsi dalle Associazioni degli artigiani, è la deroga al DL per i lavori in edilizia libera. La modifica andrebbe a prevedere una autodichiarazione per tutti i lavori già concordati, ma non ancora iniziati prima del 16 febbraio, riaprendo la possibilità dello sconto in fattura per gli interventi di sostituzione infissi e caldaie e per più in generale per l’edilizia libera.
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Sblocco crediti incagliati e deroghe per Sismabonus, Iacp ed Onlus
Molti gli emendamenti che accomunano maggioranza ed opposizione sul problema mai risolto dei crediti incagliati e dei cosiddetti Esodati del Superbonus. L’ipotesi più gettonata resta quella formulata da Abi ed Ance di compensazione del credito tramite F24. Più realistica invece è il recupero di sconto in fattura e cessione del credito per lavori connessi al Sismabonus e per le categorie più fragili quali gli interventi nelle Iacp e nelle Onlus.
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