Quella della Partita Iva è una strada che sempre più giovani decidono di intraprendere ma quali sono i guadagni medi tra i 18 e i 25 anni?
Un po’ per spirito di intraprendenza, un altro po’ a seguito delle difficoltà nel riuscire a trovare un’attività lavorativa a tempo indeterminato, sono tanti i giovani che decidono di fare il grande saldo e aprire una Partita Iva. Dall’attività in proprio alla consulenza, con questo ‘strumento’ sono molteplici infatti le possibilità lavorative in una ricca serie di ambiti.
E, grazie alle agevolazioni fiscali introdotte nell’arco dell’ultimo decennio, vi sono anche diversi vantaggi dal punto di vista della tassazione. Chiaramente anche dal punto di vista dei redditi il potenziale della Partita Iva è alto, consentendo di arrivare anche a cifre importanti. Ma qual è lo scenario attuale da questo punto di vista? Il quadro reddituale che emerge tra i giovani di età compresa tra 18 e 25 anni è, purtroppo, ben poco roseo.
Partite Iva, quali sono i guadagni medi tra 18 e 25 anni?
Come dicevamo, partendo dal presupposto che avere una Partita Iva consente di aprire, potenzialmente, molte strade lavorative oltre che offrire la possibilità di gestire in autonomia le proprie entrate, esiste anche il rischio di non arrivare ai target economici che ci si è prefissati. E andando a guardare i dati riguardanti i redditi di chi ne ha aperta una per poi confrontarli con i redditi dei giovani lavoratori dipendenti, lo scenario che ci si presenta davanti oggi è tutt’altro che incoraggiante.
Quello che più preoccupa è infatti il guadagno medio, certamente calmierato dalla tassazione ridotta grazie ai regimi dei minimi e a quello forfettario, ma in ogni caso inferiore a quello che un lavoratore assunto con un contratto porta a casa. Stiamo infatti parlando di un introito annuale medio, per chi ha un’età compresa tra 18 e 25 anni, oscillante tra i 9000 e i 15mila euro.
Una situazione dunque poco piacevole per le giovani Partite Iva. Qualora non si riescano a raggiungere guadagni piuttosto elevati, questa strada si rivela il più delle volte rischiosa in quanto non sono previste tutele e occorre versare, oltre alle tasse, anche la contribuzione previdenziale. Inoltre non prevede coperture per ferie, infortunio o malattia. Il reddito medio di una partita iva oggi è pari a 31.900 euro ma guardando ai soli giovani le cifre calano e non di poco con una media di 11-12mila euro l’anno per i giovani e di 14.400 euro lordi annui per chi ha 24-25 anni.
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