Mutui, surroghe e tassi, com’è la situazione? Ecco cosa sapere e alcune delle offerte attualmente disponibili, tenendo presente che siamo in un periodo finalmente “tranquillo” rispetto alle turbolenze economiche degli ultimi due anni, dovute soprattutto alla guerra scoppiata in Ucraina (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Surroghe e tassi dei mutui: la situazione attuale
Negli ultimi anni, il mercato dei mutui ha visto molti cambiamenti, influenzati principalmente dall’andamento dei tassi di interesse. Questi tassi, che determinano quanto costerà prendere in prestito denaro per acquistare una casa, possono variare per diverse ragioni.
Ad esempio, possono essere influenzati dalle decisioni prese dalle banche centrali, come la Banca Centrale Europea, che possono alzare o abbassare i tassi di interesse per controllare l’inflazione e stimolare l’economia. Anche la situazione economica generale, come il tasso di disoccupazione e la crescita economica, gioca un ruolo importante. Quando l’economia è forte e la disoccupazione è bassa, i tassi tendono a salire.
Al contrario, durante periodi di recessione o incertezza economica, i tassi possono diminuire per incoraggiare le persone a spendere e investire. La surroga del mutuo, che permette di trasferire il proprio mutuo da una banca a un’altra per ottenere condizioni migliori, è diventata una soluzione popolare per chi vuole approfittare di tassi più bassi.
Con la diminuzione dei tassi di interesse atteso nei prossimi mesi, molte persone stanno valutando se sia il momento giusto per surrogare il proprio mutuo o stipularne uno nuovo, cercando di risparmiare sul lungo termine.
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Mutui e tendenze 2024
Il 71% degli italiani desidera ardentemente estinguere il proprio mutuo. Questo desiderio cozza con la realtà dell’indebitamento e dei prestiti personali, ma dimostra la complessità delle aspirazioni umane. Prendere un mutuo per acquistare una casa, tuttavia, rimane un segno di dinamismo e fiducia nel futuro.
Dopo mesi di incertezze in un mercato immobiliare ancora stagnante, si intravedono segnali positivi. Un recente sondaggio di Facile.it e Mutui.it ha rilevato un aumento del 17% nelle richieste di nuovi mutui nei primi quattro mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono aumentati anche l’importo medio richiesto (+1,9%) e il valore medio degli immobili oggetto di mutuo (+2%).
Il 2023 è stato un anno difficile per il mercato dei mutui, caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse e dalla ridotta capacità economica delle famiglie a causa dell’inflazione.
Tuttavia, il 2024 ha mostrato un inizio promettente, con un aumento delle richieste di mutui, in parte grazie alle migliori condizioni offerte dalle banche per i tassi fissi, che hanno rinvigorito la fiducia dei consumatori.
Surroghe e tassi dei mutui: ripartono le richieste
Ripartono anche le richieste di surroga, che hanno rappresentato il 26% delle richieste online nei primi quattro mesi del 2024, un incremento di 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La surroga è un’operazione gratuita e permette di trasferire il proprio mutuo a un’altra banca con condizioni più vantaggiose, senza costi aggiuntivi per perizie, istruttorie o notarili.
La rinegoziazione del mutuo con la propria banca è possibile, ma non obbligatoria per l’istituto di credito. Tuttavia, presentare un’offerta di surroga da un’altra banca può facilitare l’accettazione della richiesta. La rinegoziazione può riguardare la durata del mutuo, il tasso di interesse applicato e il tipo di tasso (fisso o variabile).
Mutui: le offerte disponibili ora
Secondo Facile.it, le condizioni per i tassi fissi nei primi mesi del 2024 sono state particolarmente favorevoli, con tassi che partono dal 2,59% per un mutuo standard di 126.000 euro in 25 anni, con una rata mensile di 571 euro. Ancora migliori sono le condizioni per i mutui green a tasso fisso, destinati a immobili in classe energetica A o B, con tassi che partono dall’1,99% e una rata di 533 euro.
Anche i tassi fissi per le surroghe sono migliorati, con offerte che partono dal 3,05% per un mutuo di 126.000 euro, corrispondente a una rata mensile di 600 euro, che scende a 577 euro per le surroghe green. I tassi variabili rimangono invece poco competitivi, partendo da un 4,58% e una rata di circa 700 euro.
Al momento, due dei principali player che offrono buone condizioni sono Intesa Sanpaolo e Credit Agricole, con TAEG rispettivamente al 2,81% e 2,76%. Considerando che per tante altre banche si sale anche oltre il 4%, si tratta di condizioni davvero molto vantaggiose.
FAQ: domande frequenti su mutui, debiti e pignoramenti
Cosa significa rinegoziare un mutuo?
La rinegoziazione del mutuo è un processo che permette di modificare le condizioni del contratto con l’istituto di credito che ha erogato il prestito. Questa operazione, di norma, non comporta alcun costo ed è uno strumento strategico per evitare che gli oneri finanziari diventino insostenibili. Gli aspetti del contratto che possono essere soggetti a rinegoziazione includono il tasso di interesse e lo spread, la durata del contratto, e il tipo di contratto.
Cos’è la surroga del mutuo?
La surrogazione del mutuo, o surroga del mutuo, rappresenta l’opportunità di trasferire il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro, rinegoziando nello stesso tempo anche le condizioni. Il vantaggio principale della surroga è che permette di beneficiare di nuove condizioni del mutuo senza sostenere alcun costo. Infatti, il trasferimento del mutuo è gratuito e l’unica spesa che il debitore deve sostenere è il pagamento di una tassa ipotecaria.
Come posso ridurre la rata del mio mutuo?
Ci sono diverse strategie per ridurre la rata del tuo mutuo. Potresti considerare la rinegoziazione del tuo mutuo con la tua banca, cambiando le condizioni del contratto in base alle tue esigenze finanziarie. Un’altra possibilità potrebbe essere la surroga del mutuo, che ti permette di trasferire il tuo mutuo a un altro istituto di credito, potenzialmente con condizioni migliori. Infine, potresti considerare il passaggio da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso, per avere maggior prevedibilità sui tuoi pagamenti mensili.
Quando scatta il pignoramento per debiti fiscali?
Il pignoramento per debiti fiscali si attiva dopo un processo che inizia con la segnalazione dell’inadempimento da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Nonostante non vi sia una tempistica fissa, la legge prevede specifici lassi di tempo prima che si possa procedere con l’azione esecutiva. Importante è notare che, prima di giungere al pignoramento, il contribuente può ricevere vari solleciti e l’intero processo può estendersi per un periodo considerevole, talvolta anche anni, a seconda delle circostanze specifiche e delle procedure adottate.
Quanto tempo dopo l’avviso di accertamento arriva il pignoramento?
Dopo l’emissione di un avviso di accertamento esecutivo, il contribuente ha 60 giorni di tempo per effettuare il pagamento o presentare un ricorso. Qualora queste azioni non vengano intraprese, segue un periodo di circa 6 mesi (180 giorni) dopo il quale l’Agenzia Entrate Riscossione può iniziare a identificare i beni su cui procedere con il pignoramento. Considerando questi intervalli e possibili ulteriori dilazioni, il pignoramento può avvenire non prima di un anno dall’avviso di accertamento, a volte anche più tempo.
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