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Le scuole sono finite. Ma la soluzione dei centri estivi, per i genitori con limitate disponibilità economiche, quest’anno è un po’ ardua. Il loro costo, infatti, si è trasformato in vero e proprio salasso. Al riguardo, però, una buona notizia c’è: il Bonus centri estivi Inps. Che, tuttavia, non è per tutti.

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Centri estivi 2024, aumenti eccessivi

Quando non si hanno nonni, unico vero welfare per le famiglie, che possano accudire i loro nipoti, i centri estivi sono la soluzione più gettonata. Effettivamente, però, sono aumentati molto di prezzo mettendo in difficoltà molti genitori.

Un’indagine realizzata da Adoc, associazione che difende i Consumatori, ha analizzato i costi in cinque città: Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari: ebbene, l’aumento medio rilevato rispetto al 2023 è del +10%.

Un mese vale uno stipendio medio

Giusto per fare un esempio, il costo medio per una settimana è di circa 154,30 euro a orario pieno e di 85 per l’orario ridotto. Se si mettono in conto quattro settimane di iscrizione al centro, una famiglia spenderebbe 617 euro, che salgono a 1234 euro per due figli, un po’ meno di una retribuzione media. Un costo davvero troppo elevato, e talvolta ingiustificato, che rende i centri inaccessibili per la maggior parte dei genitori.

Non un problema nuovo, a dire la verità, ma che si ripropone ogni anno e che pesa esclusivamente sui genitori, in particolare su quelli che lavorano entrambi. Una difficoltà che, purtroppo, oltre alla mancanza di alternative per le famiglie che si sentono abbandonate, rischia di amplificare le disuguaglianze sociali. Non potersi permettersi i centri estivi o le vacanze studio, infatti, costringe i più fragili a restare parcheggiati sul divano davanti a tablet o cellulari.

I centri estivi sono una risorsa fondamentale per i genitori che lavorano, ma quest’anno i rincari sono notevoli (Getty)

Il Bonus centri estivi Inps non per tutti

L’agevolazione non è riconosciuta a tutte le famiglie, ma solo a quelle con figli di età compresa tra i 3 e i 14 anni di dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione. In questo caso il bonus consiste in un rimborso spese, totale o parziale, sulle rette di iscrizione nei mesi di giugno, luglio, agosto, e fino al 7 settembre. L’importo massimo può arrivare a 100 euro a settimana, fino a quattro settimane, anche non consecutive.

Quando e come richiederlo

Per richiederlo bisogna fare in fretta, perché c’è tempo fino alle 12 del 26 giugno. Entro questa data vanno inviate le domande come specificato nel bando pubblicato dall’Istituto. Verrà fatta una graduatoria tra i richiedenti che sarà pubblicata sul sito istituzionale entro il 30 luglio 2024 e darà precedenza ai nuclei familiari con Isee più basso. Il contributo sarà, poi, versato entro il 31 dicembre.

I ragazzi con disabilità grave o gravissima avranno un contributo maggiorato del 50% per le spese dell’assistenza dedicata. La domanda va inviata esclusivamente in modalità telematica, accedendo all’area riservata del sito Inps con credenziali SPID, CIE o CNS, e selezionando “Centri estivi” dalla sezione “Prestazioni Welfare”

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA



 

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